Sei alla ricerca di un trattamento per migliorare la tua pelle, ma hai delle preoccupazioni sulla sua sicurezza?
Il laser Nd:Yag potrebbe essere la soluzione che stai cercando, ma è importante conoscere le controindicazioni e gli effetti collaterali potenziali.
In questo articolo, affronteremo tutte le tue domande e ti forniremo le informazioni necessarie per valutare se il trattamento laser Nd:Yag sia sicuro per te. Scopri tutto ciò che devi sapere per prendere una decisione consapevole e ottenere una pelle radiosa e luminosa.
Laser Nd:Yag: è un trattamento sicuro? Ecco la risposta

Controindicazioni ai trattamenti laser Nd:Yag: ecco la più comuni
In linea generale, non dovresti sottoporti a un trattamento laser se:
- stai affrontando una gravidanza/sei in fase di allattamento;
- assumi farmaci che sensibilizzano al sole (retinoidi, tetracicline);
- sei nella fase attiva della psoriasi;
- hai consumato alcol nelle 24 ore antecedenti al trattamento;
- soffri di vitiligine, epilessia o disturbi della coagulazione del sangue.
Ma quali sono i possibili effetti collaterali del trattamento con laser Nd:Yag?
Generalmente, nel momento stesso in cui il laser viene sparato sulla pelle, i pazienti possono avvertire un fastidio, la cui intensità e carattere variano: di norma si può provare una sensazione di bruciore o prurito (che a volte persiste fino a un’ora dopo la procedura); la maggior parte dei pazienti tollera bene queste sensazioni, mentre alcuni avranno bisogno di un’anestesia.
Dopo l’intervento, invece, possono verificarsi arrossamenti e gonfiori, come effetto diretto, che durano da poche ore a qualche giorno – dopo la procedura è consigliato applicare degli impacchi freddi sulla zona trattata.
Altri invece possono avere prurito e sentire la pelle più sensibile del solito – ma sono conseguenze che si risolvono nel giro di qualche giorno.
Raramente, il pigmento cutaneo può assorbire troppa energia luminosa e può verificarsi la formazione di vesciche (che si risolvono da sole).
In altri casi, ci possono essere delle alterazioni nella pigmentazione della pelle. A volte le cellule del pigmento (melanociti) possono essere danneggiate, lasciando chiazze di pelle più scure (iperpigmentazione) o più chiare (ipopigmentazione).
Infine, le ecchimosi interessano fino al 10% dei pazienti e, di solito, si attenuano da soli.
Leggi anche: Laser Nd:Yag: che cos’è e per cosa può essere utilizzato?
Laser Nd:Yag: come comportarsi prima del trattamento
Durante la consultazione pre-trattamento il medico raccoglierà l’anamnesi del paziente e descriverà la procedura.
Successivamente, il professionista definirà le possibili controindicazioni al trattamento, spiegando i potenziali effetti collaterali e riallineando le aspettative del paziente.
In che senso?
Per comprendere meglio questo aspetto, vediamo alcuni consigli da seguire prima della procedura:
- evitare di esporsi al sole almeno quattro settimane prima del trattamento – salvo diversa indicazione del proprio medico;
- non rimuovere i peli tramite ceretta o pinzette – è preferibile utilizzare il rasoio il giorno prima della procedura;
- idratare adeguatamente la pelle prima dell’intervento;
- evitare il consumo di alcolici nelle 24 ore prima della seduta (l’alcol influenza negativamente il decorso della terapia laser);
- si consiglia di interrompere l’uso di creme contenenti retinolo un mese prima del trattamento previsto.
Durante la procedura, come abbiamo detto poco fa, i pazienti possono avvertire una leggera sensazione di bruciore, che può essere ridotta nei casi di pazienti più sensibili o in aree cutanee delicate mediante l’applicazione di un’anestesia locale. Questa operazione deve essere concordata con il medico prima del trattamento.
La durata della procedura varia a seconda dell’area cutanea trattata.

Cosa comporta la procedura laser Nd:Yag?
È importante che il medico abbia effettuato una diagnosi corretta prima del trattamento, in particolare quando si tratta di lesioni pigmentate, per evitare di trattare erroneamente un tumore della pelle, come il melanoma.
Inoltre, il paziente deve indossare una protezione per gli occhi (una copertura opaca o occhiali) durante tutta la sessione di trattamento.
Ma come funziona esattamente?
In breve, il trattamento consiste nel posizionare un manipolo sulla superficie della pelle e attivare il laser. Diciamo che un impulso può essere paragonato allo schiocco di un elastico contro la pelle: è fastidioso, ma non doloroso.
In ogni caso, per i pazienti con una soglia del dolore più bassa, è possibile applicare un anestetico topico sull’area.
Ma non è tutto.
Il raffreddamento della superficie cutanea viene applicato durante tutte le procedure di epilazione. La buona notizia? Alcuni laser sono addirittura dotati di dispositivi di raffreddamento integrati.
Poi, subito dopo il trattamento, si può applicare un impacco di ghiaccio per lenire la zona trattata.
Nei primi giorni successivi al trattamento si deve evitare di strofinare l’area e/o di usare detergenti abrasivi per la pelle.
Infine, un bendaggio o un cerotto possono aiutare a prevenire l’abrasione dell’area trattata.
Se dunque vuoi saperne di più, contattaci e scopri come funziona il laser Nd:Yag. Attraverso il check-up gratuito, potremo aiutarti a definire il percorso più adatto a te.
Ti aspettiamo!
Leggi anche: Perché i fili di sospensione possono causare gonfiore del viso? Facciamo chiarezza
Conclusioni
In questo articolo abbiamo parlato delle possibili controindicazioni del trattamento laser Nd:Yag. Se dunque volessi saperne di più, non esitare a contattarci.
A presto! ☺️
💡Takeaways sulle controindicazioni del laser Nd:Yag
- Il trattamento laser Nd:Yag può essere considerato sicuro, ma è importante valutare le controindicazioni specifiche e seguire le precauzioni necessarie.
- Le controindicazioni comuni per il trattamento laser Nd:Yag includono la gravidanza, l’allattamento, l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti, la presenza di psoriasi attiva, il consumo recente di alcol e condizioni come vitiligine, epilessia o disturbi della coagulazione del sangue.
- Gli effetti collaterali più comuni del trattamento con laser Nd:Yag includono una sensazione di bruciore o prurito durante la procedura, arrossamenti e gonfiori temporanei, prurito e sensibilità cutanea, formazione di vesciche (raramente) e possibili alterazioni nella pigmentazione della pelle.
- Prima del trattamento, è consigliabile evitare l’esposizione al sole, non rimuovere i peli con ceretta o pinzette, idratare adeguatamente la pelle, evitare il consumo di alcolici e interrompere l’uso di creme contenenti retinolo.
- Durante la procedura, è possibile utilizzare un’anestesia locale per ridurre la sensazione di bruciore, e la durata del trattamento varia in base all’area trattata.
- È possibile applicare raffreddamento durante la procedura per aumentare il comfort del paziente, e dopo il trattamento si consiglia di applicare impacchi di ghiaccio e di evitare di strofinare l’area o utilizzare detergenti abrasivi.
- È importante seguire le istruzioni post-trattamento fornite dal medico, che possono includere l’utilizzo di bendaggi o cerotti per proteggere l’area trattata.
- Prima di sottoporsi a un trattamento laser Nd:Yag, è consigliabile consultare un medico specializzato per valutare le condizioni individuali e definire il percorso più adatto.
FAQ sulle controindicazioni del laser Nd:Yag
Laser Nd:Yag: è un trattamento sicuro?
Sì, il trattamento con laser Nd:Yag è considerato sicuro. Tuttavia, è importante seguire le indicazioni del medico e prendere in considerazione le controindicazioni e gli effetti collaterali potenziali.
Quali sono le controindicazioni ai trattamenti laser Nd:Yag?
Le controindicazioni ai trattamenti laser Nd:Yag includono: gravidanza o fase di allattamento, assunzione di farmaci sensibilizzanti al sole, psoriasi attiva, consumo di alcol nelle 24 ore precedenti il trattamento, vitiligine, epilessia o disturbi della coagulazione del sangue.
Quali sono gli effetti collaterali del trattamento con laser Nd:Yag?
Gli effetti collaterali comuni del trattamento con laser Nd:Yag includono fastidio durante la procedura (come bruciore o prurito), arrossamenti e gonfiori temporanei, sensibilità della pelle, possibili alterazioni nella pigmentazione cutanea (iperpigmentazione o ipopigmentazione) e raramente la formazione di vesciche. Le ecchimosi possono interessare fino al 10% dei pazienti e tendono a scomparire da sole.